Insieme difendiamo il nostro territorio!

Il Presidio Partecipativo ha inviato una nota alla testata giornalistica Giornale di Sicilia, in merito all'articolo “Randazzo, via libera per la discarica pubblica: ma la zona è di interesse ecologico”, sull'impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che andrebbe ubicato in un’area ricadente nel comune di Randazzo.

Per completezza di informazione e ad integrazione delle informazioni riportate dallo studio geologico, fornito dal Servizio di gestione rifiuti (SRR) e citate nell'articolo, abbiamo espressamente chiesto alla testata giornalistica la pubblicazione della lettera, che già, nel novembre 2020, avevamo inviato a mezzo PEC alle relative Autorità Competenti.

Nella lettera avevamo evidenziato, in riferimento alla relazione di fattibilità tecnica e geologica - fatta redigere dalla SRR - sul progetto denominato “Impianto di trattamento e smaltimento RSU della SRR di Catania, provincia Nord”, criticità non trascurabili dal punto di vista ambientale, geomorfologico, idrogeologico ed idraulico.

Il nostro è un chiaro invito alle Autorità Competenti affinché anche e soprattutto la società civile venga ascoltata su temi così delicati.

L'area in questione, infatti, ha un forte valore ecologico, e, dal punto di vista ambientale, è fragile e sensibile: le prevedibili opere di movimento della terra per la realizzazione dell’impianto creeranno problemi di instabilità, di disordine idraulico e geomorfologico, accelerando il processo di ‘degrado ambientale’.

Ne ha parlato il quotidiano L'Informazione , clicca il link per leggere l'articolo: https://bit.ly/3wjkjMO

 

Di seguito il testo della nota:

In riferimento all’articolo “Randazzo, via libera per la discarica pubblica: ma la zona è di interesse ecologico” pubblicato dalla Vostra Testata, in data 5 giugno 2021, a firma di Luigi Putrino, riteniamo doveroso fare alcune precisazioni ed integrazioni circa le informazioni sulle caratteristiche ambientali, geomorfologiche, idrogeologiche ed idrauliche del sito, che in data 12 novembre 2020 la rete associativa del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto ha comunicato a mezzo PEC (tramite una lettera che riportiamo in allegato) alle relative Autorità Competenti (il sindaco di Piedimonte Etneo e presidente della SRR avv. Ignazio Puglisi, il Dirigente Generale del Dipartimento Acque e dei Rifiuti della Regione Siciliana, il Presidente della Regione Siciliana, l'’Assessore all’Energia della Regione Siciliana ed il Sindaco del comune di Randazzo).

Tanto più che nel frattempo la vasta rete associativa simetina ha dato vita, raccogliendo un ampio partenariato civico ed istituzionale che comprende il Parco Archeologico di Catania, undici comuni della Valle del Simeto, l’Università di Catania ed Enti di Ricerca, all’Ecomuseo del Simeto, con lo scopo di tutelare in modo attivo e valorizzare il patrimonio ambientale e culturale del nostro territorio.

La lettera, in particolare, fa esplicito riferimento alla relazione di fattibilità tecnica e geologica - fatta redigere dalla SRR - sul progetto denominato “ Impianto di trattamento e smaltimento RSU della SRR di Catania, provincia Nord” da realizzarsi in una superficie pari 28,7 ettari di terreni collinari argillosi nella contrada “Quartodanaro-Bauze”, evidenziando criticità non trascurabili dal punto di vista ambientale,  geomorfologico, idrogeologico ed idraulico (costituenti altresì un aggravio sui presunti costi previsti per la realizzazione dell’impianto). Tali criticità sono sinteticamente riportate nella seconda pagina della suddetta lettera (ove si parla di “area di stretto interesse”).

Per completezza di informazione chiediamo espressamente la pubblicazione della stessa, ad integrazione delle informazioni da voi citate e riportate dallo studio geologico fornito dalla SRR.

In attesa di un Vostro cortese riscontro, rimaniamo disponibili ad eventuali chiarimenti e incontri. 

Cordiali saluti,

David Mascali

Presidente del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto

 

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